E’ l’età dell’adolescenza, l’età più delicata, in cui il ragazzo ha bisogno di crescere in modo sano e con un metodo che lo stimoli a sviluppare le sue doti naturali.
E’ a questa età che si diventa “Esploratori”, si fa parte di una squadriglia all’interno di un Riparto (così è chiamata l’unità che unisce gli esploratori tutti insieme) ed attraverso il gioco il ragazzo viene stimolato a maturare e crescere in responsabilità, doti tecniche e purezza di spirito.
Ci si trova il sabato pomeriggio (e una domenica al mese si va in uscita tutto il giorno) e durante le attività, i vari momenti di gioco sono studiati per far emergere nel ragazzo desideri e doti di lealtà, onore, cavalleria, obbedienza, purezza, bontà, carità, altruismo, amicizia, fratellanza, gioia, laboriosità, economia, e affidandogli posti di azione e di responsabilità.
La voglia di stare all’aria aperta e lo spirito di avventura che spiccano negli esploratori, vengono soddisfatti programmando quante più attività all’aperto e nei dintorni di Tarcento siano possibili.
E’ entrando a far parte degli esploratori che i ragazzi iniziano l’avventura delle notti in tenda, della cucina sul fuoco, delle gare di espressione, delle veglie osservando le stelle; è vivendo la vita di squadriglia che i ragazzi grandi iniziano a sentirsi responsabili dei più piccoli, che i più piccoli vengono stimolati ad imitare i più grandi; è vivendo lo spirito del riparto che le squadriglie vengono stimolate a fare sempre e in ogni occasione del loro meglio, per dimostrare di essere ragazzi di cui ci si può fidare e che riescono a superare ogni difficoltà.
Non bisogna dimenticare poi che, oltre al gioco, lo scoutismo offre anche la possibilità di conoscere Dio, creando dei momenti personali in cui il ragazzo cerca da solo il contatto e l’ascolto con Lui; non c’è modo migliore che sentirsi vicini a chi ha creato il mondo, che stando nella natura da Lui creata e cogliendone le diverse sfumature.
“Estore Parati” è il loro motto: sempre pronti, oggi come esploratori in squadriglia, domani nella vita come padri di famiglia.