I ragazzi, dopo aver vissuto l’avventura della vita in Squadriglia, vengono accolti nella comunità del clan, dove i fratelli più grandi li aspettano per fare un percorso insieme.

Questo percorso li vedrà camminare sulla strada, dapprima trainati dai fratelli più grandi, poi saranno loro il traino dei nuovi ragazzi più piccoli, per arrivare alla fine ad essere capaci di camminare da soli ed essere “uomini di carattere” di cui potersi fidare.

Strada, Comunità e Servizio sono questi i tre elementi fondamentali su cui si basano le attività dei rover.

Che sia dritta o curva, in discesa o in salita, che sia un sentiero di montagna o un strada asfaltata, è solo camminando assieme che i ragazzi possono imparare di poter contare sui propri piedi per andare lontano e raggiungere mete ed obiettivi impensabili; è solo camminando insieme che possono capire l’importanza di avere un fratello vicino, una spalla su cui sorreggersi nei momenti di fatica e un cuore sincero con cui confrontarsi; è solo percorrendo la strada con le proprie forze e facendo le proprie scelte, che i ragazzi possono capire che la vita la devono percorrere loro da soli scegliendo il proprio futuro senza farsi condizionare e travolgere da pensieri e stereotipi comuni.

La comunità del clan è gruppo in cui i ragazzi si ritrovano appunto per fare comunità, per stare insieme, per imparare gli uni dagli altri, per affrontare temi di attualità che li spingano a porsi delle domande e a cercarsi delle proprie risposte, in modo da essere uomini solidi nella società con delle proprie ideologie e caratteristiche. In clan, i rover vengono stimolati a puntare in alto, a cercare sempre il meglio di quello che le loro capacità possono dare perchè un domani dovranno essere messe al servizio della famiglia, a diventare uomini la cui parola conta e su cui si può contare ad occhi chiusi.

Lo spirito di servizio è l’obiettivo a cui ogni rover deve puntare: essere disponibili verso gli altri, dedicare il proprio tempo, imparare ad ascoltare il prossimo, imparare ad esserci per chi ci è vicino, sapere che il servizio è un gesto gratuito e spontaneo, la cui ricompensa è semplicemente un sorriso o un grazie dell’altro, ma che è la migliore ricompensa che un rover possa desiderare. I ragazzi, dopo un anno di attività in clan, vengono inseriti come capi educatori nei lupetti o negli esploratori, in modo da continuare ed approfondire la loro formazione personale.

Durante la loro vita di rover, i ragazzi completano il loro percorso all’interno dello scoutismo, diventando uomini pronti a fare del LORO MEGLIO (motto dei lupetti) per essere SEMPRE PRONTI (motto degli esploratori) a SERVIRE (motto dei rover) e per prendere in mano la loro vita da uomini maturi.